….mi stupisco sempre di più della legge italiana….. Andiamo Vanno a fare battaglie per i ripetitori della telefonia mobile (i cellulari) e poi permettono l’uso del WiMax ?!?!?! MA SIAMO MATTI!!!! Evidentemente qualcuno deve aver lasciato la coerenza a casa…. Facciamo qualche passo indietro e vediamo di capirci qualcosa…. Tutti i paesi stanno cercando di “sotterrare” i cavi di elettricità, telefono e quant’altro, perché intanto è molto più estetico non vedere “cavi volanti” in giro per le città, perché è meno costoso, più sicuro e perché comunque il terreno è un buon isolante da possibili guasti. Quando sono sorti i cellulari tutti contrari, perché fanno inquinamento elettomagnetico (vero), perché per funzionare hanno bisogno di “alte torri” [ripetitori] (vero) e…. perché a casa mia non prendo e la batteria dura poco… e poi… non voglio l’antenna sopra il mio tetto, fa male…. Ora… il fatto che a casa tua non prendi, non è un problema mio ma…. o si installano le antenne e si fornisce una copertura della città/paese/provincia che sia, oppure il cellulare te lo sogni…. Più ripetitori installo, meno potenza utilizzo sull’antenna, quindi meno potenza mi irradia il mio giocattolino attaccato alla cintura per raggiungere il ripetitore, perché ne trova uno piu vicino…. semplice no ?!?! La “gente” invece vuole :
- cellulare Funzionante
- carica della batteria infinita
- che prenda ovunque
- nessun ripetitore (e, se proprio devo, sempre dai vicini)
Se qualcuno risolve questo problema diventa milionario….. Bene, finito coi cellulari, torniamo al WiMax…. Cosa vogliono (stanno gia) fare? (grassetto mio) Tratto da : http://it.wikipedia.org/wiki/WiMAX
Il WiMAX (acronimo di Worldwide Interoperability for Microwave Access) è una tecnologia che consente l’accesso a reti di telecomunicazioni a banda larga e senza fil.
Introduzione e caratteristiche
WiMAX è una tecnologia di trasmissione senza fili d’accesso a banda larga. Ha la possibilità, al pari di altre tecnologie wireless, di essere utilizzato su molti tipi di territorio (si possono utilizzare sistemi WiMAX in ambienti dall’urbano al rurale). A seconda della normativa del paese di riferimento, le frequenze usate da Wimax potrebbero essere soggette a concessione in licenza (cioè assegnate in uso esclusivo dalle istituzioni governative preposte a enti e aziende, solitamente dietro compenso) oppure trovarsi su bande “non licenziate” (cioè essere frequenze per il cui utilizzo non è necessaria licenza, ma possono essere necessarie autorizzazioni). La tecnologia supporta velocità di trasmissione di dati condivisi fino a 70 Mbit/s in aree metropolitane. La tecnologia di Wimax non richiede necessariamente visibilità ottica, ma senza di essa le prestazioni sono decisamente inferiori e la connettività ristretta ad aree limitate. Secondo i proponenti di WiMAX l’ampiezza di banda sarebbe sufficiente a supportare simultaneamente almeno 40 aziende con connettività di tipo T1 e 70 abitazioni con connettività al livello di una DSL da 1 Mbit/s. Sulla base delle aspettative sul Wimax, si prevedeva di poter fornire copertura a banda larga per un ampio raggio (fino a 50 km) da ciascuna stazione base, con la conseguente possibilità di utilizzo della tecnologia per ridurre il digital divide. I test condotti sul campo hanno però rivelato prestazioni decisamente inferiori. In particolare, da una sperimentazione della fondazione Ugo Bordoni condotta in Italia tra il 2005 e il 2006 è emerso che, sulla frequenza di 3,5 GHz in condizioni di visibilità ottica ostruita e non, le prestazioni sono accettabili per distanze di qualche chilometro, che si riducono a poche centinaia di metri in condizioni di assenza di visibilità ottica. Va tuttavia notato che la sperimentazione è stata condotta con un limite alla potenza massima di emissione EIRP (Equivalent Isotropically Radiated Power)di 36 dBm ovvero 4 Watt). Vi sono inoltre delle complicazioni dovute alla normativa, che varia comunque da stato a stato, che potrebbero limitare lo sfruttamento del Wimax per questi fini.
50 KILOMETRI !?!?!?! CAVOLO !!! Ma scusate un attimo…. 4 watt a 3.5GHz ?!?!?! ummm la cosa non mi piace…. 1° passo : Controlliamo nel Piano Nazionale delle frequenze qual’e la potenza massima permessa e qual’e la banda di interesse…. http://www.urpcomunicazioni.it/ultimissime/tabella_B.htm Ummmm non c’e nulla scritto al riguardo….. Vabbè, teniamo presenti i 4Watt allora…. 2° Siamo a 3.5GHz quindi siamo in portata ottica, ovvero se le antenne si vedono bene, altrimenti….bhe, difficile che la cosa funzioni…. ma questo lo sanno tutti…. [ chi è che va a mettere un access point del wireless (2.4GHz) dall’altra parte del piano della casa ?! ]. 3° 4watt in antenna…. mumble mumble….. Cavoli…. a me paiono tantini….. ma molto molto…. Vabbè, si sa… ognuno tira acqua al suo mulino….vediamo qualche altra fonte…. Tratto da : http://www.comunicazioni.it/news/pagina292.html
Per ridurre il digital divide, possono, quindi, essere utilmente adoperate le tecnologie radio, come il WiMax, che richiedono costi di installazione di gran lunga inferiori a quelli richiesti dagli scavi per la posa di nuovi cavi o nuove fibre. Il WiMax, sfruttando la propagazione via radio, è infatti in grado di coprire in modo economico anche le aree più difficilmente raggiungibili e permette di realizzare connessioni alla rete ad alta velocità (fino a 74 Mbit/s) in un raggio di circa 50 chilometri (il WiFi arriva a poche decine di metri).
COSA, COSA, COSA ?!?!?!?! Allora, prima è stato letto che le antenne devono essere a vista…. il che vuol dire che, mediamente, devono essere più alte degli “ostacoli”….. quindi i ripetitori da qualche parte vanno montati… e chi li paga ?!?! Vabbè, problemi loro…. Raggiungere in modo economico le aree più difficilmente raggiungibili ?!?! E’ come dire che il cellulare permette di comunicare anche da posti in cui il telefono di casa non c’e…. verissimo… ma vi sfido ad andare in montagna, e chiamarmi col cellulare…. alta velocità… 74Mbit/s…. e cosa me ne faccio ?!?! Cavolo… io non faccio l’upgrade della linea del mio server (a MIE spese) perché gli utenti hanno più banda e quindi vogliono scaricare più in fretta…. vi offro un servizio gratuito bhe, queste sono le condizioni….. Sull’ultima frase devo dargli ragione…. Si, il WiMax arriva a 50Km di irradiazione…. ed il WiFi a poche decine di metri (cavolo… ma questa rete wireless che mi arriva chiamata NETGEAR-* …. Ah, ma io conosco * abita a 100 mt da casa mia….. sisi, ma il WiFi fa pochi metri….) Si, ma ci arriva a vista ottica, con 4Watt in antenna, in spazio aperto contro il WiFi che fa “poche decine di metri”, con un’antenna dentro una casa (io l’access point all’aperto non ho l’abitudine di metterlo), con un’antenna del cavolo e con 50mW in antenna mediamente. Vale a dire che stiamo parlando di apparecchi 80 volte più potenti….. Vi faccio notare una cosa….. Tutti voi conoscete il forno a microonde….. Quante volte avete detto/vi è stato detto che deve funzionare chiuso (ha anche un dispositivo di sicurezza al riguardo) e di stargli distante (so che è bello vedere il cibo che bolle dentro….) Bene, il microonde funziona a 2,45 GHz …..e più su si va con la frequenza e con la potenza, più le onde fanno male…. Ma se la gente non capisce…. Stefano
UPDATE !!!!!
Cavolo, avrei dovuto andare a fare il veggente…. http://www.wimax-italia.it/2008/03/25/il-wimax-un-disastro/ Cito testualemente: (il grassetto è originale…)
Secondo il primo operatore carrier WiMAX Australiano Hervey Bay’s Buzz , il WiMAX sarebbe un “disastro“.
Il CEO del carrier Buzz, Garth Freeman, in una confererenza sul WiMAX tenutasi a Bangkok negli scorsi giorni, ha denunciato le carenze del WiMAX, evidenziando il fatto che quando le antenne non sono a vista il segnale diventa inaccettabile con latenze troppo elevate per permettere applicazioni come il VoIP. Secondo il CEO Freeman, il WiMAX è destinato a non durare, l’utilizzo delle frequenze 3GHz per trasportare segnale oltre le pareti dei palazzi e un “aspettativa poco realistica”, la cosa interessa anche l’italia visto che le frequenze WiMAX che si andranno ad utilizzare saranno esattamente quelle 3GHz. Il carrier australiano ha deciso quindi di abbandonare il WiMAX e di dedicarsi a altre tecnologie.
…quando però la “gente comune” lo diceva… Si accettano scommesse sulle nuove “tecnologie”…. Nota: Un amico mi fa notare che ” per contro, in italia il prezzo di vendita delle licenze wimax è stato record”….
“Più ripetitori installo, meno potenza devo utilizzare sull’antenna, quindi meno potenza mi irradia il mio giocattolino attaccato alla cintura per raggiungere il ripetitore”
ZaSt e il Bilancio delle Potenze. 😛
@Morpheu5: Si, errore di italiano…. Gia corretto lo strafalcione…..
ciao Stefano, cmq riguardo al WiMAX ti consiglio di leggere il resto dell’articolo su http://www.wimax-italia.it dove viene riportata anche la risposta della società Airspan che ha costruito la rete australiana, è facile intendere che l’errore è dell’operatore che ha optato per la scelta di componenti e soluzioni a basso prezzo.
Saluti e complimenti per il blog
Per caso ho trovato questo articolo nel giornale, dopo averlo letto mi sono fatto una domanda: “ Cosa vogliamo e cosa non vogliamo?”
Considerando che ci troviamo in un periodo particolare alcune opinioni politiche/economiche è meglio tenersele per se e così ho continuato a leggere le rimanenti notizie del giornale nella rubrica spettacolo.
Articolo tratto dal quotidiano “Il Mattino di Padova” rubrica di cronaca locale “Stazione-Stanga-Centro” pagina n. 29 di domenica 30 marzo 2008
Corteo anti-antenne in piazza delle Erbe
CENTRO. Un lungo corteo per dire «No ad antenna selvaggia». Comitati antielettrosmog, verdi rappresentanti del movimento Padova città aperta, si sono riuniti ieri mattina in piazza delle Erbe per inscenare l’ennesima protesta contro le multinazionali di telefonia mobile, che da parecchi mesi orinai stanno impiantando antenne in giro per la città col solo consenso dei privati che mettono a disposizione i propri tetti e terreni. In testa ai manifestanti dopo le strenue battaglie delle «nonnine terribili> già pronte ad incatenarsi per sbarrare l’ingresso ai tecnici adibiti alle installazioni, questa volta c’era un bambino travestito con un’antenna in carta stagnola. In Piazza delle Erbe è stato preso di mira il punto vendita Wind (un’antenna Wind su un panificio in via Sorio aveva scatenato le prime proteste del quartiere). (sc.)
@Emilio Bhe, penso che la cosa non abbia bisogno di commenti…. e poi vogliono il WiMax ?!?!
Solo una curiosità…. Che ci facevi a Padova ?!?!?!
Eh eh :-)) per soddisfare la tua curiosità basta poche parole :-))
1. a quanto sembra non ti ricordi che sono cresciuto a Padova;
2. ho ancora i vecchi ( il Padrone permettendo per la loro età), da andare a far visita e parenti vari ;-D
@Emilio Hehe, non mi ricordavo ciò 🙂
sorry…
Ci sarai il 16?
Cerrrrrrrrrrrrrrrto che ci sarò 🙂 arriverò in ritardo, ma non me la faccio perdere, argomento al quanto interessante.